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Sfide e soluzioni nel packaging: il ruolo pionieristico dei big data nella sostenibilità

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Sfide e soluzioni nel packaging: il ruolo pionieristico dei big data nella sostenibilità

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Quale sarebbe la tua reazione se sapessi che:

  1. Produzione mondiale di plastica:
    • La produzione globale di plastica è raddoppiata dai primi anni del secolo fino a raggiungere quasi 400 milioni di tonnellate metriche all’anno nel 2021.
    • Mentre la durata media dei prodotti in plastica è di circa 10 anni, la plastica può impiegare fino a 500 anni per decomporsi, a seconda della sua composizione e del metodo di smaltimento.
  2. Impatto sull’ambiente:
    • Circa 8-10 milioni di tonnellate metriche di plastica finiscono in mare ogni anno e la plastica costituisce l’85% di tutti i rifiuti marini.
    • Entro il 2040, questa percentuale triplicherà, aggiungendo 23-37 milioni di tonnellate metriche di rifiuti nell’oceano ogni anno.
    • Si stima che entro il 2050, la plastica peserà probabilmente più dei pesci stessi nei mari.
  3. Emissioni di gas serra:
    • La plastica contribuisce al 3,4% delle emissioni globali di gas serra.

Immedesimati ora in un imprenditore la cui azienda è specializzata nella produzione di contenitori e pellicole in plastica per la conservazione degli alimenti. Come ti sentiresti e cosa faresti?

Parte da queste emozioni e considerazioni il viaggio nell’innovazione di un’azienda del sud Italia che ha deciso di utilizzare i dati e la conoscenza estratta come il più fedele e potente alleato per contribuire alla mitigazione dei propri impatti e raggiungere ambiziosi traguardi tecnico-economici.

Investimenti in impianti fotovoltaici e ottimizzare il fabbisogno energetico di almeno il 10%; valorizzazione degli sfridi industriali per almeno l’80%; ideazione e progettazione di nuovi modelli di packaging più sostenibili sono solo alcuni degli sfidanti obiettivi fissati dall’azienda.

La visione è chiara e la strada tracciata: la sostenibilità come fine, l’innovazione come mezzo.

Il Piano di Innovazione, finanziato con diverse misure di finanziamento e agevolazioni pubbliche per la ricerca e l’innovazione, ha permesso l’adozione profittevole delle tecnologie di analisi Big Data (e altre) conseguendo vantaggi competitivi notevoli. Creando un ecosistema digitale connesso, in cui ogni macchinario e ogni processo è monitorato, e utilizzando tecnologie di Advanced Data Analytics integrate con altri strumenti tecnologici, è stato possibile analizzare in real time enormi volumi di dati, informazioni, rapporti tecnici, per estrarre conoscenza e indicazioni strategiche che hanno guidato le scelte operative e di investimento. Questo ha consentito all’azienda di ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza ma anche di innovare progressivamente la propria offerta commerciale.

Ma, nel dettaglio, come sono utilizzati i Big Data per promuovere la sostenibilità?

  • Ottimizzazione Energetica: Attraverso l’analisi dei dati raccolti dai sensori installati sui pannelli fotovoltaici e lungo le linee di produzione, l’azienda è riuscita a mappare i consumi energetici in dettaglio, identificando precisamente dove e come l’energia veniva utilizzata o sprecata. Questo ha permesso di ottimizzare l’utilizzo dei pannelli solari in relazione al reale fabbisogno di energia e di mitigare fortemente i latenti (e inutili) consumi, conseguendo un notevole risparmio economico e beneficio ambientale.
  • Gestione Efficiente degli sfridi di produzione: Analizzando i dati di produzione, l’azienda ha implementato una intelligente soluzione tecnologica che, insieme all’adozione di corrette procedure operative, ha reso più efficiente la gestione degli sfridi. In azienda questo sistema è stato in grado di categorizzare ogni sfrido in modo automatico destinandolo poi a uno specifico percorso di valorizzazione e riutilizzo. Così facendo, l’azienda ha raggiunto l’obiettivo pianificato (80%) e ora ha posto le basi per incrementare ulteriormente tale %.
  • Innovazione illimitata nel packaging: Attualmente è in fase di valutazione il piano di innovazione che permetterà all’azienda di sviluppare soluzioni innovative di packaging più sostenibile. Immaginate di avere a vostra disposizione un sistema tecnologico in grado di analizzare centinaia di migliaia di composti organici, prevedendo quali di questi potrebbero combinarsi per formare un nuovo materiale più sostenibile, robusto quanto l’alluminio o la plastica ma con una frazione dell’impatto ambientale, non sarebbe grandioso? Grazie all’analisi Big Data (e ad altre tecnologie), tutto ciò non è più fantascienza. La capacità di effettuare preliminari analisi topografiche, prevedere le proprietà dei materiali prima ancora di sintetizzarli e prevenire il comportamento del prodotto finale in vari contesti operativi prima ancora di produrlo permetterà una profonda accelerazione al processo di innovazione aziendale. Questa evoluzione tecnico-commerciale consentirà all’azienda di diventare uno dei player più importanti nel panorama internazionale per la produzione e commercializzazione di packaging sostenibile.

Le tecnologie di analisi di Big Data (e non solo) rappresentano un’opportunità straordinaria per distinguersi, innovare e contribuire attivamente alla lotta contro l’inquinamento e il cambiamento climatico. Il caso studio dimostra che i Big Data non sono solo una risorsa per la crescita del business ma possono essere uno strumento formidabile per affrontare le sfide più pressanti della società. Nel viaggio verso la decantata sostenibilità, i dati non sono solo numeri ma strumenti di cambiamento, porte verso un domani in cui tecnologia, natura e business coesistono in armonia.

Guglielmo Grosso