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10 leve per migliorare le performance aziendali

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10 leve per migliorare le performance aziendali

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Dove concentrarsi per migliorare le prestazioni aziendali

Partiamo dal concetto di “prestazione” per l’imprenditore: tutte le attività che si svolgono in azienda vengono comunemente raggruppate in processi, ogni processo è un insieme di attività sequenziali che danno luogo a dei risultati. Questi sono le prestazioni, e il loro insieme dà luogo al risultato aziendale.

Il Performance management per la gestione dei risultati aziendali

Il motivo principale per cui l’utile aziendale è così difficile da gestire è che l’azienda è un sistema complesso, un’equazione composta da centinaia di variabili correlate tra loro delle quali non su tutte riusciamo realmente ad avere il controllo.

Da decenni ormai la disciplina del Performance Management ci fornisce strumenti sempre più sofisticati per aiutarci a gestire i risultati aziendali. Negli ultimi anni sono sopraggiunti strumenti sempre più tecnologici di facile utilizzo e molto popolari ormai per il controllo dell’andamento di diverse performance; tuttavia questi strumenti sono solo una parte di tutto il lavoro.

Dalla sintesi di anni di attività consulenziale e di advisory, si propongono 10 leve che incidono in maniera rilevante sulle performance aziendali:

1. Rinnovare il business model per aumentare le performance aziendali

Riuscire a ripensare il modello di business, per quanto sia molto complesso individuare la giusta innovazione e gestire il successivo cambiamento, porta con sé enormi guadagni in termini di prestazioni. È il caso, ad esempio, di quando:

  • senza intaccare la qualità dell’output finale, si sostituisce un componente chiave del proprio prodotto, con uno diverso che costi molto meno;
  • si individuano nuove modalità per ottenere ricavi senza che questo aumenti in maniera considerevole la mole di lavoro;
  • si esternalizza una parte della produzione senza intaccare il processo produttivo per ottenere enormi vantaggi in termini di efficienza (senza incidere negativamente sull’efficacia).

2. L’importanza del clima aziendale per migliorare le prestazioni in azienda

La giusta atmosfera tra collaboratori aumenta la motivazione e, di conseguenza, la produttività. Questo è un dato di fatto sostenuto da numerosi studi sul campo. Soprattutto, ricordiamoci che la buona riuscita di un lavoro dipende spesso dalla proattività legata allo scambio di informazioni da parte dei componenti del team, e dunque da clima e relazioni interne. Investiamo tempo, attenzione e, se serve, denaro, affinché i nostri collaboratori pongano anch’essi massima attenzione alle relazioni, non solo con i clienti ma tra loro.

3. Ciò che non si può misurare non si può gestire

La misurazione delle prestazioni è alla base del loro sviluppo. Sistemi di KPI che identifichino e misurino le performance chiave, come sistemi di controllo di gestione, sono i primi strumenti da utilizzare per la misurazione e l’analisi. Solo con dati alla mano è possibile comprendere la situazione e sviluppare piani di crescita.

4. “Cash is the king”

Inutile a dirsi ma con poco denaro in cassa tutto diventa più difficile, anche le buone scelte di investimento appariranno ad alto rischio e il risultato sarà l’immobilismo. Per questo, oltre all’importanza di concentrarsi sul cash flow come obiettivo finale, è importante sfruttare il più possibile la finanza agevolata, focalizzarsi sulla minima tassazione legale possibile e, in generale, spendere tempo ed energia nella gestione finanziaria (circolante e debt management).

5. Organizzare

Come in un’orchestra tutti suonano seguendo la stessa sinfonia, gli obiettivi si raggiungono solo se tutti remano nella stessa direzione. Studiare i modi più efficaci per organizzare il proprio organico è un’attività chiave per lo sviluppo delle performance. Inoltre, la capacità di concentrarsi sulle attività a maggior valore permette di comprendere le assunzioni non necessarie.

6. Innovare

Anche se adesso le cose vanno bene, stai certo che se non innovi nulla, tra 5 o 10 anni tutto sarà ormai obsoleto, e avrai difficoltà a innovare per stare al passo. L’innovazione è ciò che consente di emergere dalla concorrenza, di soddisfare sempre meglio il mercato, di migliorare la redditività. Dunque il consiglio è: innovare, investire nell’innovazione e gestire l’innovazione!

7. Investire tempo e denaro nel comparto commerciale

Quello che funziona di più nelle vendite non sono né i venditori, né il prodotto, ma i processi commerciali relativi all’acquisizione di nuova clientela e alla fidelizzazione dei clienti acquisiti, all’acquisizione dei feedback per adattare il prodotto/servizio al mercato, e a ciò si aggiunge la fiducia che si riesce ad avere con il proprio brand. Se non hai nessuno che si occupa a tempo pieno della parte commerciale, e non si investe mai in questo comparto, neanche in formazione, e non si hanno dei processi ben definiti, difficile ottenere uno sviluppo del fatturato, ricorda: non puoi fare tutto da solo!

8. Puntare sempre sulle competenze

Investire sulle soft skills e su hard skills dei propri dipendenti. L’azienda può essere definita come “un insieme di persone che lavorano assieme”, dunque non dimentichiamoci che sono sempre le persone, col loro bagaglio di competenze ed esperienze, a risolvere i problemi quotidiani che incontrano.

9. Puntare su software e digitalizzazione

Cercare sempre di automatizzare quei processi ripetitivi e a basso valore aggiunto. Ciò porta enormi vantaggi in termini di efficienza, liberando tempo ed energia di persone che potranno concentrarsi su attività più complesse e a maggior ritorno.

10. Definire degli obiettivi realistici e valutare le opportunità per raggiungerli

Senza obiettivi non c’è una meta da raggiungere e l’organizzazione esistente soffre la perdita di un indirizzo specifico, una strada da percorrere. D’altra parte, gli obiettivi devono essere realistici, altrimenti servono solo a demotivare. Se non si è veramente i pionieri del mercato (e ce ne sono pochi), guardare i propri vicini (concorrenti) fa capire quali possono essere degli obiettivi raggiungibili. Una volta definiti gli obiettivi, va capito come valutare le opportunità per raggiungerli: di buone idee ce ne sono tante ma su poche si investe davvero. Questo perché valutare se un’idea può portare profitto è sempre una cosa molto difficile. Utilizzare strumenti quali business plan, business case, analisi costi/benefici, sono solo alcuni dei metodi per la valutazione delle opportunità che aiutano a capire se investire in una certa direzione oppure no.

In definitiva, non tutto può essere sotto il nostro controllo e metodi prodigiosi non esistono, ma ci sono delle azioni che permettono e promettono di ottenere grandi benefici sui risultati aziendali, su cui è necessario prestare tempo e attenzione.

Piccole mosse…prestazioni migliori!

Giuliano Di Noia