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Agevolazioni e Incentivi per nuove imprese – RESTO AL SUD

Agevolazioni e Incentivi per nuove imprese – RESTO AL SUD

Con casi, domande e risposte in base a pratiche reali affrontate negli anni.

Fermo restando l’importanza di una corretta pianificazione economico-finanziaria, che in questo periodo storico di crisi post-Covid e generalizzata da altre condizioni sfavorevoli, è di vitale importanza per le imprese, in aggiunta ad un sano rimettersi in gioco da un punto di vista di “consapevolezza” e visione, sappiamo che le agevolazioni e gli incentivi possono essere di grande aiuto per le imprese.

Per questo si presenta un interessante bando che al 1 novembre 2022 ha già dato degli ottimi risultati nel rilancio delle aree di crisi e lo sviluppo e l’occupazione nel Mezzogiorno:

  • 13.343 iniziative finanziate;
  • 425 mln agevolazioni concesse;
  • 47.991 posti di lavoro creati.

Resto al Sud, un’iniziativa per nuove imprese o imprese già esistenti

Vediamo nello specifico il bando e i requisiti di ammissione per l’agevolazione.

CHI PUÒ PARTECIPARE

Possono accedere i soggetti under 56 nelle regioni meridionali o nelle isole minori e finanzia la costituzione di nuove imprese ma anche imprese già esistenti, purché costituite dopo il 21 giugno 2017.
Ad oggi possono accedere tutte le attività ma sono escluse le attività agricole.

SPESE AMMISSIBILI

Con il contributo di Resto al Sud si possono finanziare:

  • spese di ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili;
  • l’acquisto di macchinari, impianti o attrezzature nuovi;
  • programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;
  • spese di gestione per un massimo del 20% del programma di spesa (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative).

Per le imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro mentre per quanto riguarda le società, l’importo massimo finanziabile è pari a 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.
Inoltre, con il decreto-legge “Rilancio” è stato introdotto un ulteriore contributo a fondo perduto di 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali e fino a un massimo di 40.000 euro per le società. Il contributo è erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei finanziamenti concessi.

LE AGEVOLAZIONI

Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e sono composte per il 50% da un contributo a fondo perduto e per il 50% da un finanziamento bancario senza interessi.

Di seguito sono proposte alcune delle domande più comuni che hanno riguardato i soggetti che intendevano accedere a questo bando.

FAQ Bando Agevolazioni “Io Resto al Sud”

1. È possibile chiedere il finanziamento per un’attività in franchising?

Esempio di caso
Insieme a 3 soci vogliamo avviare un’attività di centro fitness con contratto di franchising con noto marchio del settore. Sono ammissibili le spese relative all’acquisto di arredi e le attrezzature fornite dallo stesso fornitore Franchisor, mentre le opere edili e le altre spese di completamento del progetto saranno fornite da aziende locali? Inoltre le royalty e/o la commissione di ingresso (fee) sono spese ammissibili?

Risposta
L’attività rientrerebbe tra quelle “non” escluse dal decreto. Tuttavia, il contratto di franchising pone diversi problemi.

  • Occorre considerare che il finanziamento copre il 100% del programma di spesa che deve essere integralmente ammissibile nelle sue componenti fondamentali. Una quota finanziaria (spesso anche rilevante) della tipologia di investimento proposta è legata agli oneri di affiliazione iniziali che non sono ammissibili, ma che sono fondamentali per l’avvio del progetto. Per tali motivi il progetto imprenditoriale perde il suo requisito di autoconsistenza e pertanto non è ammissibile.
  • Spesso i franchisor forniscono le attrezzature con contratti “chiavi in mano”, modalità di acquisto in genere esclusa.

Per tali motivazioni tenderemmo ad escludere la tipologia contrattuale del franchising.

2. È possibile presentare un progetto per un importo maggiore di quello ammesso?

Esempio di caso
Intendo costituire una futura ditta individuale artigianale che prevede un investimento complessivo di circa € 70.000,00+iva.
Premesso di possedere i requisiti richiesti, posso presentare la domanda allegando al progetto preventivi per un importo (€ 70.000,00 al netto di Iva) superiore quindi al limite massimo di finanziamento da poter richiedere pari a € 60.000,00, come previsto dal Decreto e metto io la differenza?

Risposta
Il programma di spesa non può eccedere il finanziamento massimo ottenibile che, nel caso di un unico soggetto richiedente, è pari a 60.000€ ed inoltre il progetto deve essere autoconsistente.

3. I beni non finanziabili possono essere acquistati dalla società autonomamente?

No, il progetto imprenditoriale deve prevedere un programma di spesa completo e funzionale allo svolgimento dell’iniziativa. Quindi il programma di spesa per il quale si chiede il finanziamento non può avere un importo superiore all’ammontare massimo complessivo delle agevolazioni concedibili ai richiedenti.

4. Posso richiedere a finanziamento un automezzo oppure è escluso?

Esempio di caso
È ammissibile l’acquisto di un automezzo appositamente adibito a “laboratorio mobile” con attrezzature specifiche per la produzione direttamente in loco di panini e altri generi alimentari (es. street food)?

Risposta
Come indicato in Circolare Attuativa, non sono ammissibili alle agevolazioni le spese relative all’acquisto di automezzi, fatta eccezione per quelli strettamente necessari al ciclo di produzione di cui al programma di spesa o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti.
La valutazione sulla necessità dell’automezzo è condotta anche in relazione alla coerenza economica e dimensionale rispetto al ciclo di produzione ed in questo caso essendo un bene necessario e funzionale al ciclo di produzione può essere finanziato.

5. Può un professionista già esistente essere socio di una costituenda società?

Esempio di caso
Un professionista (ingegnere civile) con partita iva autonoma, può presentare domanda per una costituenda società in cui sarà uno dei soci?

Risposta
Si, se ha i requisiti non essendo considerato titolare di reddito di impresa e quindi indipendentemente se ha avviato l’attività prima o dopo il 21/06/2017.
Viceversa…
Un titolare di una ditta individuale, come ad esempio un’impresa edile e con partita IVA movimentata prima del 21/06/2017, NON può presentare domanda di ammissione alle agevolazioni previste dalla misura “Resto al Sud” per l’avvio di un’attività professionale, in quanto titolare di attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017 e quindi non ci sono i requisiti previsti.

6. Nel caso di regimi fiscali agevolati in cui l’iva non è detraibile, la stessa è ammissibile?

Esempio di caso
Sono un giovane odontoiatra e voglio aprire uno studio medico. Nel mio caso posso recuperare l’iva?

Risposta
Si, l’iva non detraibile per ragioni fiscali, come ad esempio per i medici, è ritenuta spesa ammissibile e quindi finanziabile. In tal caso il progetto complessivo dovrà considerare anche l’iva e non solo l’imponibile dei preventivi.
Quindi l’importo massimo da considerare per il progetto di uno studio dentistico è di euro 60.000 compreso iva.

7. È consentito l’acquisto di prefabbricati? Se sì, in quale voce di spesa rientrano?

Esempio di caso
Se si ha l’intenzione di avviare un’attività turistica nel settore del camping e abbiamo bisogno di affittare il terreno ma anche acquistare delle strutture per il soggiorno dei turisti che saranno montate nel periodo estivo in piazzali preposti. Sono finanziabili queste strutture?

Risposta
Sì, è consentito l’acquisto di pagode, spazi prefabbricati, anche modulari, purché di dimensione contenuta, destinati ad attività stagionali e quindi interamente smontabili con garanzia del perfetto ripristino dei luoghi, o realizzate all’aperto (ad es. come spogliatoi per centri sportivi).

Tali investimenti sono annoverabili nella macro-voce “impianti, macchinari ed attrezzature”.

8. Per svolgere l’attività di impresa, posso prendere in locazione l’immobile di proprietà di uno o più soci, dei relativi coniugi, ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado?

Esempio di caso
Ho intenzione di aprire un’officina meccanica e stabilire la sede operativa in locali di proprietà di mio padre. È possibile fare l’attività in questo locale con regolare contratto di locazione e richiedere a finanziamento le spese per ristrutturazione e fitto?

Risposta
Sì. È consentito prendere in locazione l’immobile di proprietà dei soci, dei coniugi, di parenti o affini dei soci entro il terzo grado, ma non sono agevolabili le spese per i relativi canoni di affitto. Quindi, se voglio stabilire la sede operativa presso l’immobile di proprietà di mio padre, posso prenderlo in locazione, posso rendicontare le spese di ristrutturazione tra le opere edili, ma NON posso rendicontare il canone di locazione tra le spese di capitale circolante.

9. La sede operativa può coincidere con la mia residenza?

Esempio di caso
È mia intenzione avviare un’attività di commercio ambulante di panini e bibite in stile “street food”. Non avendo necessità di un locale per svolgere l’attività posso mettere come sede la casa dove abito?

Risposta
No, per qualsiasi tipologia di attività la sede operativa non può coincidere con la propria residenza. La destinazione d’uso dell’immobile deve essere coerente con la tipologia di attività prescelta.
Per le attività che non necessitano di una sede aziendale (food track – attività ambulanti e/o itineranti o ad es. imprese edili) è comunque richiesto un titolo di disponibilità per il ricovero del mezzo e delle attrezzature finanziate con cui si svolge la stessa.
Anche un garage di proprietà ed accatastato può andar bene ma sempre con regolare contratto.

Per qualsiasi chiarimento “ti raccomando” di metterti in contatto con me e valuteremo insieme se la tua idea è finanziabile!

Salvatore De Prisco