L’importanza di uno stile di leadership che non sia di sola decisione, che presti attenzione ai talenti e che sappia mettere al centro l’organizzazione interna…
Ce lo ha imposto ed insegnato una volta per tutte la pandemia: i contesti organizzativi basati univocamente sul controllo non possono funzionare. Laddove manca duttilità, troppo è elevato il rischio di restare indietro, perdere la rotta o catapultarsi in un tempo che non è più il nostro.
Ma ci sono anche buone notizie!
Le organizzazioni si sono adattate molto più in fretta di quanto si potesse immaginare; o forse è meglio dire che le persone lo hanno fatto. All’inizio forzatamente, poco dopo con virtù, ci si è convertiti (per chi ancora non l’avesse fatto) ad un approccio orientato al risultato, spingendo all’estremo sull’autonomia ed al tempo stesso all’opportuna condivisione, con flessibilità e capacità di iniziativa.
Le inerzie che permeavano le imprese piccole o grandi sono state (almeno in parte) rimpiazzate da aspettative: le persone hanno messo sul piatto le proprie competenze, anche le più soft, hanno dimostrato capacità gestionali che si pensavano ad unico appannaggio di manager e simili, trovandosi davanti agli occhi il valore del proprio operato.
L’imprenditore, d’altro canto, custode di idee e conoscitore del rischio, ha visto palesarsi un’opportunità nel pieno di questo contesto critico e inospitale: valorizzare l’operato delle proprie risorse, accoglierlo e plasmarlo in funzione della propria visione.
Uno scenario dal quale peraltro non si può scappare. L’attuale volatilità del mercato del lavoro porta a tenere conto di un fattore fondamentale: si diceva che tutti fossero sostituibili fino a poco tempo fa, ma l’elevata rotazione del personale fa sì che si possano perdere alcuni pezzi per strada. Questi sono, tra gli altri, il senso di appartenenza, le capacità trasversali, la memoria storica, l’identità aziendale e così via.
Ecco perché oggi, più che mai, l’imprenditore deve assicurarsi di convergere sempre più verso un nuovo stile di leadership, che sia di ispirazione anziché di sola decisione, che presti attenzione ai talenti e che sappia mettere al centro l’organizzazione interna, alla stessa stregua del proprio cliente e del proprio prodotto.
Filomena Zaccaria
